Secondo Libro delle Cronache 9:9-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

9. Poi donò al re centoventi talenti d’oro, grandissima quantità di aromi e pietre preziose. Non ci furono più tali aromi, come quelli che la regina di Seba diede al re Salomone.

10. (I servitori di Curam e i servitori di Salomone che portavano oro da Ofir, portavano anche del legno di sandalo e delle pietre preziose;

11. e di questo legno di sandalo il re fece delle scale per la casa del Signore e per il palazzo reale, delle cetre e dei saltèri per i cantori. Del legno come questo non se n’era mai visto prima nel paese di Giuda).

12. Il re Salomone diede alla regina di Seba tutto quello che lei desiderò e chiese, oltre all’equivalente di quello che aveva portato al re. Poi si rimise in cammino e, con i suoi servitori, ritornò al suo paese.

13. Il peso dell’oro che giungeva ogni anno a Salomone era di seicentosessantasei talenti,

14. oltre a quello che percepiva dai trafficanti e dai negozianti che gliene portavano, da tutti i re dell’Arabia e dai governatori del paese che portavano a Salomone oro e argento.

15. Il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d’oro battuto, per ognuno dei quali impiegò seicento sicli d’oro battuto,

16. e trecento altri scudi d’oro battuto, per ognuno dei quali impiegò trecento sicli d’oro; e il re li mise nella «Casa della Foresta del Libano».

17. Il re fece pure un gran trono d’avorio, che rivestì d’oro puro.

18. Questo trono aveva sei gradini e una pedana d’oro connessi con il trono; c’erano dei bracci da un lato e dall’altro del seggio; due leoni stavano presso i bracci

19. e dodici leoni stavano sui sei gradini, da una parte e dall’altra. Niente di simile era ancora stato fatto in nessun altro regno.

Secondo Libro delle Cronache 9