Secondo Libro delle Cronache 30:8-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

8. Ora non irrigidite il vostro collo, come i padri vostri; date la mano al Signore, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre e servite il Signore, vostro Dio, affinché la sua ardente ira si ritiri da voi.

9. Infatti, se tornate al Signore, i vostri fratelli e i vostri figli troveranno pietà presso quelli che li hanno fatti schiavi e ritorneranno in questo paese; poiché il Signore, vostro Dio, è clemente e misericordioso, e non volgerà la faccia lontano da voi, se tornate a lui».

10. Quei corrieri dunque passarono di città in città nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si faceva beffe di loro e li derideva.

11. Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme.

12. Anche in Giuda la mano di Dio operò in modo da dar loro un medesimo cuore per mettere a effetto l’ordine del re e dei capi, secondo la parola del Signore.

13. Un gran popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi, il secondo mese: fu un’assemblea immensa.

14. Si levarono e tolsero via gli altari sui quali si offrivano sacrifici a Gerusalemme, tolsero via tutti gli altari sui quali si offrivano incensi e li gettarono nel torrente Chidron.

15. Poi sacrificarono l’agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, si erano santificati, offrirono olocausti nella casa del Signore;

16. e occuparono il posto assegnato loro dalla legge di Mosè, uomo di Dio. I sacerdoti facevano l’aspersione del sangue che ricevevano dalle mani dei Leviti.

Secondo Libro delle Cronache 30