Salmi 22:5-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Gridarono a te, e furono salvati; confidarono in te, e non furono delusi.

6. Ma io sono un verme e non un uomo, l’infamia degli uomini e il disprezzato dal popolo.

7. Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:

8. «Egli si affida al Signore; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!»

9. Sì, tu m’hai tratto dal grembo materno; m’hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre.

10. A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.

11. Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è alcuno che mi aiuti.

12. Grossi tori m’hanno circondato; potenti tori di Basan m’hanno attorniato;

13. aprono la loro gola contro di me, come un leone rapace e ruggente.

14. Io sono come acqua che si sparge e tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come la cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere.

15. Il mio vigore s’inaridisce come terra cotta e la lingua mi si attacca al palato; tu m’hai posto nella polvere della morte.

16. Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m’ha attorniato; m’hanno forato le mani e i piedi.

17. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano:

Salmi 22