Lettera agli Ebrei 11:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

1. Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.

2. Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi.

3. Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.

4. Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora.

5. Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte, e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti, prima che fosse portato via, ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio.

6. Ora senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.

7. Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede.

8. Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava.

9. Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa,

10. perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio.

11. Per fede anche Sara, benché sterile e fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa.

Lettera agli Ebrei 11