Lettera agli Ebrei 10:15-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

15. Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto:

16. «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni», dice il Signore, «metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge:

17. «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».

18. Ora, dove c’è perdono di queste cose, non c’è più bisogno di offerta per il peccato.

19. Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù,

20. per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne,

21. e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio,

22. avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

23. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

24. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere,

25. non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

26. Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati,

Lettera agli Ebrei 10