Giobbe 24:10-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

10. E questi se ne vanno nudi, senza vestiti; hanno fame e portano i covoni.

11. Fanno l’olio nel recinto dell’empio; calcano l’uva nel tino e patiscono la sete.

12. Sale dalle città il gemito dei moribondi; i feriti implorano aiuto, e Dio non si cura di queste infamie!

13. Ce ne sono di quelli che si ribellano alla luce, non ne conoscono le vie, non ne battono i sentieri.

14. L’assassino si alza sul far del giorno; ammazza il misero e il povero; e la notte fa il ladro.

15. L’occhio dell’adultero spia il crepuscolo, dicendo: “Nessuno mi vedrà!”, e si copre con un fazzoletto il volto.

16. I ladri, di notte, sfondano le case; di giorno, si tengono rinchiusi; non conoscono la luce.

17. Il mattino è per essi come ombra di morte; appena lo scorgono provano i terrori del buio.

18. Voi dite: “L’empio è un fuscello sulla faccia delle acque; la sua parte sulla terra è maledetta; non prenderà più la via delle vigne”.

19. Come la siccità e il calore assorbono le acque della neve, così il soggiorno dei morti inghiotte chi ha peccato.

20. Il grembo che lo portò, lo dimentica; i vermi ne fanno il loro pasto delizioso, nessuno più lo ricorda. L’iniquo sarà troncato come un albero:

21. lui, che divorava la sterile, priva di figli, e non faceva del bene alla vedova!

Giobbe 24