Genesi 31:11-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

11. L’angelo di Dio mi disse nel sogno: “Giacobbe!” Io risposi: “Eccomi!”

12. L’angelo disse: “Alza ora gli occhi e guarda; tutti i maschi che montano le femmine sono striati, macchiati o chiazzati, perché ho visto tutto quello che Labano ti fa.

13. Io sono il Dio di Betel, dove tu versasti dell’olio su una pietra commemorativa e mi facesti un voto. Ora àlzati, parti da questo paese e torna al tuo paese natìo”».

14. Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre?

15. Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro?

16. Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre sono nostre e dei nostri figli. Fa’ dunque tutto quello che Dio ti ha detto».

17. Allora Giacobbe si alzò, mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli

18. e portò via tutto il suo bestiame – tutti i beni che si era procurato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram – per andarsene da suo padre Isacco nel paese di Canaan.

19. Or mentre Labano se ne era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubò gli idoli di suo padre.

20. Giacobbe ingannò Labano l’Arameo, perché non gli disse che stava per fuggire.

Genesi 31