Genesi 27:16-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

16. con le pelli dei capretti gli coprì le mani e il collo, che erano senza peli.

17. Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.

18. Egli andò da suo padre e gli disse: «Padre mio!» Isacco rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?»

19. Giacobbe disse a suo padre: «Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Àlzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica».

20. Isacco disse a suo figlio: «Come hai fatto a trovarne così presto, figlio mio?» E quello rispose: «Perché il Signore, il tuo Dio, l’ha fatta venire sulla mia via».

21. Allora Isacco disse a Giacobbe: «Avvicìnati, figlio mio, e lascia che io ti tasti, per sapere se sei proprio mio figlio Esaù, o no».

22. Giacobbe s’avvicinò a suo padre Isacco; e, come questi lo ebbe tastato, disse: «La voce è la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esaù».

23. Non lo riconobbe, perché le sue mani erano pelose come le mani di suo fratello Esaù, e lo benedisse.

Genesi 27