Genesi 26:25-35 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

25. In quel luogo egli costruì un altare, invocò il nome del Signore e vi piantò la sua tenda. E i servi d’Isacco vi scavarono un pozzo.

26. Abimelec partì da Gherar e andò da lui con Auzat, suo amico, e con Picol, capo del suo esercito.

27. Isacco disse loro: «Perché venite da me, visto che mi odiate e mi avete mandato via dal vostro paese?»

28. Quelli risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che il Signore è con te; e abbiamo detto: “Si faccia ora un giuramento tra di noi, cioè fra te e noi, e facciamo un’alleanza con te”.

29. Giura che non ci farai alcun male, così come noi non ti abbiamo toccato, e non ti abbiamo fatto altro che del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora benedetto dal Signore».

30. E Isacco fece loro un banchetto, ed essi mangiarono e bevvero.

31. La mattina seguente si alzarono di buon’ora e si prestarono giuramento reciprocamente. Poi Isacco li congedò e quelli si separarono da lui in pace.

32. Quello stesso giorno i servi d’Isacco gli vennero a dare notizia del pozzo che avevano scavato, dicendogli: «Abbiamo trovato dell’acqua».

33. Ed egli lo chiamò Siba. Per questo la città porta il nome di Beer-Sceba fino ad oggi.

34. Or Esaù, all’età di quarant’anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l’Ittita, e Basmat, figlia di Elon l’Ittita.

35. Esse furono causa di profonda amarezza per Isacco e per Rebecca.

Genesi 26