Vangelo Secondo Matteo 27:4-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. dicendo: «Ho peccato, consegnandovi sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu».

5. Ed egli, buttati i sicli nel *tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.

6. Ma i capi dei sacerdoti, presi quei sicli, dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue».

7. E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio perché servisse per la sepoltura degli stranieri.

8. Perciò quel campo, fino al giorno d'oggi, è stato chiamato: Campo di sangue.

9. Allora si adempí quello che era stato detto dal *profeta *Geremia: «E presero i trenta sicli d'argento, il prezzo di colui che era stato venduto, come era stato valutato dai figli d'*Israele,

10. e li diedero per il campo del vasaio, come me l'aveva ordinato il Signore».

11. Gesú comparve davanti al governatore e il governatore lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesú gli disse: «Tu lo dici».

12. E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla.

13. Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?»

14. Ma egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto.

15. Ogni *festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva.

16. Avevano allora un noto carcerato, di nome *Barabba.

17. Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesú detto Cristo?»

Vangelo Secondo Matteo 27