Vangelo Secondo Matteo 27:11-26 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. Gesú comparve davanti al governatore e il governatore lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesú gli disse: «Tu lo dici».

12. E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla.

13. Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?»

14. Ma egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto.

15. Ogni *festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva.

16. Avevano allora un noto carcerato, di nome *Barabba.

17. Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesú detto Cristo?»

18. Perché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia.

19. Mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: «Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno per causa sua».

20. Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesú.

21. E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?» E quelli dissero: «Barabba».

22. E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesú detto Cristo?» Tutti risposero: «Sia crocifisso».

23. Ma egli riprese: «Che male ha fatto?» Ma quelli sempre piú gridavano: «Sia crocifisso!»

24. Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi».

25. E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

26. Allora egli liberò loro Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesú, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Vangelo Secondo Matteo 27