Vangelo Secondo Matteo 26:36-44 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

36. Allora Gesú andò con loro in un podere chiamato Getsemani e disse ai discepoli: «Sedete qui finché io sia andato là e abbia pregato».

37. E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a essere triste e angosciato.

38. Allora disse loro: «L'anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me».

39. E, andato un po' piú avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».

40. Poi tornò dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Cosí, non siete stati capaci di vegliare con me un'ora sola?

41. Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

42. Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà».

43. E, tornato, li trovò addormentati, perché i loro occhi erano appesantiti.

44. Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole.

Vangelo Secondo Matteo 26