Vangelo Secondo Luca 5:26-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

26. Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e, pieni di spavento, dicevano: «Oggi abbiamo visto cose straordinarie».

27. Dopo queste cose, egli uscí e notò un *pubblicano, di nome *Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».

28. Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo.

29. Levi gli preparò un grande banchetto in casa sua; e una gran folla di pubblicani e di altre persone erano a tavola con loro.

30. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesú: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?»

31. Gesú rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensí i malati.

32. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento».

33. Essi gli dissero: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e pregano; cosí pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono».

34. Gesú disse loro: «Potete far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro?

35. Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto: allora, in quei giorni, digiuneranno».

36. Disse loro anche una *parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo a un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio.

37. Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo fa scoppiare gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti.

38. Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.

39. E nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: “Il vecchio è buono”».

Vangelo Secondo Luca 5