Vangelo Secondo Luca 23:15-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte.

16. Perciò, dopo averlo castigato lo libererò».

17. [Ora egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della *festa; ]

18. ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci *Barabba!»

19. Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio.

20. E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesú;

21. ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!»

22. Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò».

23. Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento.

24. Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano:

25. liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesú alla loro volontà.

26. Mentre lo portavano via, presero un certo *Simone, di *Cirene, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesú.

27. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui.

28. Ma Gesú, voltatosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli.

29. Perché, ecco, i giorni vengono nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato”.

30. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadeteci addosso”; e ai colli: “Copriteci”.

31. Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?»

Vangelo Secondo Luca 23