Vangelo Secondo Giovanni 4:25-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

25. La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annunzierà ogni cosa».

26. Gesú le disse: «Sono io, io che ti parlo!»

27. In quel mentre giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che egli parlasse con una donna; eppure nessuno gli chiese: «Che cerchi?» o: «Perché discorri con lei?»

28. La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente:

29. «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?»

30. La gente uscí dalla città e andò da lui.

31. Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Maestro, mangia».

32. Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».

33. Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?»

34. Gesú disse loro: «Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua.

35. Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura.

36. Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.

37. Poiché in questo è vero il detto: “L'uno semina e l'altro miete”.

38. Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete lavorato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica».

39. Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto».

Vangelo Secondo Giovanni 4