Vangelo Secondo Giovanni 11:47-56 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

47. I capi dei *sacerdoti e i farisei, quindi, riunirono il *sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Perché quest'uomo fa molti segni miracolosi.

48. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno come città e come nazione».

49. Uno di loro, *Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla,

50. e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione».

51. Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, *profetizzò che Gesú doveva morire per la nazione;

52. e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi.

53. Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.

54. Gesú quindi non andava piú apertamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim; e là si trattenne con i suoi discepoli.

55. La Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.

56. Cercavano dunque Gesú; e, stando nel *tempio, dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Verrà alla *festa?»

Vangelo Secondo Giovanni 11