Vangelo Secondo Giovanni 10:11-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

12. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde.

13. Il mercenario [si dà alla fuga perché è mercenario e] non si cura delle pecore.

14. Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me,

15. come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

16. Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

17. Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi.

18. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».

19. Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole.

20. Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?»

21. Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»

22. In quel tempo ebbe luogo in *Gerusalemme la *festa della Dedicazione. Era d'inverno,

23. e Gesú passeggiava nel *tempio, sotto il portico di *Salomone.

Vangelo Secondo Giovanni 10