Secondo Libro di Samuele 15:6-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. Absalom faceva cosí con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom conquistò il cuore della gente d'Israele.

7. Quattro anni dopo, Absalom disse al re: «Ti prego, lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore.

8. Infatti, durante la sua residenza a Ghesur, in *Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: Se il Signore mi riconduce a *Gerusalemme, io servirò il Signore a Ebron».

9. Il re gli disse: «Va' in pace!» Cosí egli si alzò e andò a Ebron.

10. Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribú d'Israele, a dire: «Quando udrete il suono della tromba, direte: “Absalom è proclamato re a Ebron”».

11. Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza sapere nulla.

12. Mentre offriva i sacrifici, Absalom mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di *Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura si rafforzava e il popolo diventava sempre piú numeroso attorno ad Absalom.

13. Venne a Davide un messaggero, che disse: «Il cuore degli uomini d'Israele si è volto verso Absalom».

14. Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso e mettendo la città a fil di spada».

Secondo Libro di Samuele 15