Secondo Libro di Samuele 15:3-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

3. Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c'è chi sia delegato dal re per sentirti».

4. Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me *giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia».

5. Quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava.

6. Absalom faceva cosí con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom conquistò il cuore della gente d'Israele.

7. Quattro anni dopo, Absalom disse al re: «Ti prego, lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore.

8. Infatti, durante la sua residenza a Ghesur, in *Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: Se il Signore mi riconduce a *Gerusalemme, io servirò il Signore a Ebron».

9. Il re gli disse: «Va' in pace!» Cosí egli si alzò e andò a Ebron.

10. Intanto Absalom mandò degli emissari per tutte le tribú d'Israele, a dire: «Quando udrete il suono della tromba, direte: “Absalom è proclamato re a Ebron”».

11. Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicità, senza sapere nulla.

12. Mentre offriva i sacrifici, Absalom mandò a chiamare Aitofel, il Ghilonita, consigliere di *Davide, perché venisse dalla sua città di Ghilo. La congiura si rafforzava e il popolo diventava sempre piú numeroso attorno ad Absalom.

13. Venne a Davide un messaggero, che disse: «Il cuore degli uomini d'Israele si è volto verso Absalom».

14. Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti, nessuno di noi scamperà dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinché, con una rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso e mettendo la città a fil di spada».

15. I servitori del re gli dissero: «Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacerà al re, nostro signore».

16. Il re dunque partí, seguito da tutta la sua casa, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo.

Secondo Libro di Samuele 15