Secondo Libro di Samuele 14:22-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. Ioab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse: «Oggi il tuo servo riconosce che ha trovato grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore; poiché il re ha fatto quello che il suo servo gli ha chiesto».

23. Ioab dunque partí, andò a Ghesur e condusse Absalom a *Gerusalemme.

24. Il re disse: «Si ritiri in casa sua e non veda la mia faccia!» Cosí Absalom si ritirò in casa sua e non vide la faccia del re.

25. In tutto *Israele non c'era uomo che fosse celebrato per la sua bellezza quanto Absalom; dalla pianta del piede fino alla sommità del capo non c'era in lui nessun difetto.

26. Quando si faceva tagliare i capelli (e se li faceva tagliare ogni anno perché la capigliatura gli pesava troppo) il peso dei suoi capelli era di duecento *sicli a peso del re.

27. Ad Absalom nacquero tre figli e una figlia di nome Tamar, che era donna di bell'aspetto.

28. Absalom abitò a Gerusalemme due anni senza vedere la faccia del re.

29. Poi Absalom fece chiamare Ioab per mandarlo dal re; ma egli non volle venire da lui; lo mandò a chiamare una seconda volta, ma Ioab non volle venire.

Secondo Libro di Samuele 14