Secondo Libro delle Cronache 35:20-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

20. Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, salí per combattere a Carchemis, sull'Eufrate; e Giosia marciò contro di lui.

21. Ma Neco gli inviò dei messaggeri per dirgli: «Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio mi ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale è con me, affinché egli non ti distrugga».

22. Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travestí per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo.

23. Gli arcieri tirarono al re Giosia; e il re disse ai suoi servitori: «Portatemi via di qui, perché sono ferito gravemente».

24. I suoi servitori lo tolsero dal carro e lo misero sopra un secondo carro che era pure suo, e lo condussero a Gerusalemme. E morí, e fu sepolto nella tomba dei suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme piansero Giosia.

25. *Geremia compose un lamento su Giosia; e tutti i cantori e tutte le cantanti hanno parlato di Giosia nei loro lamenti fino a oggi, tanto da diventarne un'usanza in Israele. Essi si trovano scritti tra i Lamenti.

26. Il rimanente delle azioni di Giosia, le sue opere pie secondo i precetti della legge del Signore,

27. le sue azioni prime e ultime, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda.

Secondo Libro delle Cronache 35