Secondo Libro delle Cronache 32:16-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. I servi di Sennacherib parlarono ancora contro il Signore Dio e contro il suo servo Ezechia.

17. Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando il Signore, Dio d'*Israele, e parlando contro di lui, in questi termini: «Come gli dèi delle nazioni degli altri paesi non hanno potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, cosí neanche il Dio d'Ezechia potrà liberare dalla mia mano il suo popolo».

18. I servitori di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi cosí impadronire della città.

Secondo Libro delle Cronache 32