Secondo Libro delle Cronache 18:5-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Allora il re d'Israele radunò i *profeti, in numero di quattrocento, e disse loro: «Dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Quelli risposero: «Va', e Dio la darà nelle mani del re».

6. Ma Giosafat disse: «Non c'è qui nessun altro profeta del Signore da poter consultare?»

7. Il re d'Israele rispose a Giosafat: «C'è ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare il Signore; ma io lo odio perché non mi predice mai nulla di buono, ma sempre del male: è Micaia, figlio d'Imla». E Giosafat disse: «Non dica cosí il re».

8. Allora il re d'Israele chiamò un eunuco, e gli disse: «Fa' subito venire Micaia, figlio d'Imla».

9. Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti regali, nell'aia che è all'ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.

10. Sedechia, figlio di Chenaana, si era fatto delle corna di ferro, e disse: «Cosí dice il Signore: “Con queste corna colpirai i *Siri finché tu li abbia completamente distrutti”».

11. E tutti i profeti profetizzavano nello stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramot di Galaad, e vincerai; il Signore la darà nelle mani del re».

12. Il messaggero che era andato a chiamare Micaia, gli parlò cosí: «Tutti i profeti, a una voce, predicono del bene al re; ti prego, le tue parole siano concordi con le loro, e predici del bene!»

13. Ma Micaia rispose: «Com'è vero che il Signore vive, io dirò quel che il Signore mi dirà».

14. Quando giunse davanti al re, il re gli disse: «Micaia, dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Egli rispose: «Andate pure, e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani».

15. Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del Signore?»

Secondo Libro delle Cronache 18