Secondo Libro dei Re 4:28-36 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

28. La donna disse: «Avevo forse chiesto di poter avere un figlio? Non ti dissi dunque: Non m'ingannare?»

29. Allora Eliseo disse a Gheazi: «Cingiti i fianchi, prendi in mano il mio bastone, e parti. Se incontri qualcuno, non salutarlo; e se qualcuno ti saluta, non rispondergli; e poserai il mio bastone sulla faccia del bambino».

30. La madre del bambino disse a Eliseo: «Com'è vero che il Signore vive e che tu vivi, io non ti lascerò». Ed Eliseo si alzò e andò insieme con lei.

31. Gheazi, che li aveva preceduti, pose il bastone sulla faccia del bambino, ma non ci fu voce né segno di vita. Allora andò incontro a Eliseo e gli riferí la cosa, dicendo: «Il bambino non si è svegliato».

32. Quando Eliseo arrivò in casa, il bambino, morto, era adagiato sul suo letto.

33. Egli entrò, si chiuse dentro con il bambino, e pregò il Signore.

34. Poi salí sul letto e si coricò sul bambino; pose la sua bocca sulla bocca di lui, i suoi occhi sugli occhi di lui, le sue mani sulle mani di lui; si distese sopra di lui, e il corpo del bambino si riscaldò.

35. Poi Eliseo s'allontanò, andò qua e là per la casa; poi risalí, e si ridistese sopra il bambino; e il bambino starnutí sette volte, e aprí gli occhi.

36. Allora Eliseo chiamò Gheazi e gli disse: «Chiama questa Sunamita». Egli la chiamò; e, come giunse vicino a Eliseo, questi le disse: «Prendi tuo figlio».

Secondo Libro dei Re 4