Secondo Libro dei Re 20:12-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. In quel tempo, Berodac-Baladan, figlio di Baladan, re di *Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato ammalato.

13. Ezechia diede udienza agli ambasciatori, e mostrò loro le stanze dov'erano tutte le sue cose preziose, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro.

14. Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia, e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da un paese lontano, da Babilonia».

15. Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c'è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori, che io non abbia mostrato loro».

16. Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore:

17. Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c'è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia e non ne rimarrà nulla, dice il Signore.

Secondo Libro dei Re 20