Primo Libro di Samuele 21:7-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

7. Quel giorno, uno dei servi di *Saul si trovava là trattenuto in presenza del Signore; si chiamava Doeg, era *edomita, e capo dei pastori di Saul.

8. Davide disse ad Achimelec: «Non hai qui disponibile una lancia o una spada? Perché io non ho preso con me né la mia spada né le mie armi, tanto premeva l'incarico del re».

9. Il sacerdote rispose: «C'è la spada di Goliat, il *Filisteo, che tu uccidesti nella valle dei terebinti; è là avvolta in un panno dietro l'*efod; se la vuoi prendere, prendila, perché qui non ce n'è altra all'infuori di questa». Davide disse: «Nessuna è pari a quella; dammela!».

10. Allora Davide si alzò, e quel giorno riprese a fuggire lontano da Saul e andò da Achis, re di Gat.

11. I servi del re dissero ad Achis: «Non è questi Davide, il re del paese? Non è egli colui del quale si cantava nelle danze: “Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila?”»

12. Davide si tenne in cuore queste parole e temette Achis, re di Gat.

13. Mutò il suo modo di fare in loro presenza, faceva il pazzo in mezzo a loro, tracciava dei segni sui battenti delle porte e si lasciava scorrere la saliva sulla barba.

Primo Libro di Samuele 21