Prima Lettera ai Tessalonicesi 2:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana;

2. anzi, dopo aver prima sofferto e subíto oltraggi, come sapete, a *Filippi, trovammo il coraggio nel nostro Dio, per annunziarvi il *vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.

3. Perché la nostra predicazione non proviene da finzione, né da motivi impuri, né è fatta con inganno;

4. ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.

5. Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone.

6. E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come *apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità;

7. invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini.

8. Cosí, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari.

9. Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio.

10. Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete;

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2