Neemia 2:16-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. Le autorità non sapevano né dove fossi andato né che cosa facessi. Fino a quel momento, io non avevo detto nulla né ai Giudei né ai *sacerdoti né ai notabili né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori.

17. Allora dissi loro: «Voi vedete in che misera condizione ci troviamo; Gerusalemme è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco! Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme, e non saremo piú nella vergogna!»

18. Raccontai loro come la benefica mano del mio Dio era stata su di me, e riferii le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: «Sbrighiamoci e mettiamoci a costruire!» E si fecero coraggio con questo buon proposito.

19. Ma quando Samballat, il Coronita, e Tobia, il servo ammonita, e Ghesem, l'Arabo, lo seppero, si fecero beffe di noi, e ci disprezzarono dicendo: «Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?»

20. Allora risposi loro: «Il Dio del cielo ci farà ottenere successo. Noi, suoi servi, ci alzeremo e costruiremo: ma voi non avete né parte né diritto né memoria a Gerusalemme».

Neemia 2