1. Parole di *Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu del ventesimo anno, mentre mi trovavo nel castello di Susa,
2. Anani, un mio fratello, e alcuni altri uomini arrivarono da *Giuda. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della deportazione, e riguardo a *Gerusalemme.
3. E quelli mi risposero: «I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in gran miseria e nell'umiliazione; le mura di Gerusalemme restano in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco».
4. Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, e per molti giorni fui in grande tristezza. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo.