Lettera agli Ebrei 10:22-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

23. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

24. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere,

25. non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto piú che vedete avvicinarsi il giorno.

26. Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane piú alcun sacrificio per i peccati;

27. ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che divorerà i ribelli.

28. Chi trasgredisce la legge di *Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni.

29. Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il *Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?

30. Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione!» E ancora: «Il Signore giudicherà il suo popolo».

Lettera agli Ebrei 10