Giudici 16:16-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. La donna faceva ogni giorno pressione su di lui con le sue parole e lo tormentava. Egli ne fu rattristato a morte

17. e le aperse tutto il suo cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se mi tagliassero i capelli, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole e sarei come un uomo qualsiasi».

18. Dalila, visto che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i príncipi dei Filistei e fece dire loro: «Venite su, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i príncipi dei Filistei salirono da lei, e portarono con sé il denaro.

19. Lei lo fece addormentare sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece tagliare le sette trecce della testa di Sansone; cosí giunse a domarlo; e la sua forza lo lasciò.

20. Allora lei gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!» Egli, svegliatosi dal sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui.

21. I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo. Ed egli girava la *macina nella prigione.

22. Intanto, la capigliatura che gli avevano tagliata cominciava a ricrescergli.

Giudici 16