Giobbe 9:23-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

23. Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti.

24. La terra è data in balía dei malvagi; egli vela gli occhi ai giudici di essa; se non è lui, chi è dunque?

25. I miei giorni se ne vanno piú veloci di un corriere; fuggono via senz'aver visto il bene;

26. passano rapidi come navicelle di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda.

27. Io dico: “Voglio dimenticare il mio lamento, abbandonare questa faccia triste, e stare allegro”.

28. Ma mi spavento per tutti i miei dolori. Sono certo che non mi considererai innocente.

29. Io sarò condannato; perché dunque affaticarmi invano?

30. Anche se mi lavassi con la neve e mi pulissi le mani con il sapone,

Giobbe 9