Giobbe 4:13-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

13. Tra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,

14. uno spavento mi prese, un tremore, che mi fece fremer tutte le ossa.

15. Uno spirito mi passò davanti, e i peli mi si rizzarono addosso.

16. Si fermò, ma non riconobbi il suo sembiante; una figura mi stava davanti agli occhi e udii una voce sommessa che diceva:

17. “Può il mortale essere giusto davanti a Dio? Può l'uomo essere puro davanti al suo creatore?

18. Ecco, Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli;

19. quanto piú in quelli che stanno in case d'argilla, che hanno per fondamento la polvere e sono schiacciati al pari delle tignole!

20. Fra la mattina e la sera sono infranti; periscono per sempre, senza che nessuno se ne accorga.

21. La corda della loro tenda è strappata, e muoiono senza possedere la saggezza”.

Giobbe 4