Giobbe 33:5-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti!

6. Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io fui tratto dall'argilla.

7. Spavento di me non potrà quindi coglierti, e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare.

8. Davanti a me tu dunque hai detto (e ho udito bene il suono delle tue parole):

9. “Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è *iniquità in me;

10. ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico;

11. mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti”.

12. Ecco, io ti rispondo: “In questo non hai ragione”; poiché Dio è piú grande dell'uomo.

13. Perché contendi con lui? Egli non rende conto dei suoi atti.

14. «Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada;

15. parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti;

16. allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti,

17. per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia;

18. per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.

19. «L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa;

Giobbe 33