Giobbe 14:11-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. Le acque del lago se ne vanno, il fiume vien meno e si prosciuga;

12. cosí l'uomo giace, e non risorge piú; finché non vi siano piú cieli egli non si risveglierà né sarà piú destato dal suo sonno.

13. Oh, volessi tu nascondermi nel *soggiorno dei morti, tenermi occulto finché l'ira tua sia passata, fissarmi un termine, e poi ricordarti di me!

14. Se l'uomo muore, può egli tornare in vita? Aspetterei fiducioso tutti i giorni della mia sofferenza, finché cambiasse la mia condizione:

15. tu mi chiameresti e io risponderei, tu vorresti rivedere l'opera delle tue mani.

16. Ma ora tu conti i miei passi, tu osservi i miei peccati;

17. le mie *trasgressioni sono sigillate in un sacco, e alle mie *iniquità, altre ne aggiungi.

Giobbe 14