Genesi 48:16-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

16. l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!»

17. Quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, ne ebbe dispiacere e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse.

18. Giuseppe disse a suo padre: «Non cosí, padre mio, perché questo è il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo».

19. Ma suo padre rifiutò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so; anch'egli diventerà un popolo; anch'egli sarà grande; nondimeno il suo fratello piú giovane sarà piú grande di lui e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni».

20. In quel giorno li benedisse, dicendo: «Di te si servirà Israele per benedire, e dirà: “Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse!”» E mise Efraim prima di Manasse.

21. Poi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io muoio; ma Dio sarà con voi e vi farà ritornare nel paese dei vostri padri.

22. Io ti do una parte di piú che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli *Amorei, con la mia spada e con il mio arco».

Genesi 48