Genesi 31:23-40 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

23. Allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo inseguí per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad.

24. Ma Dio venne da Labano l'Arameo, di notte, in un sogno, e gli disse: «Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male».

25. Labano dunque raggiunse Giacobbe. Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad.

26. Allora Labano disse a Giacobbe: «Che hai fatto? Mi hai ingannato e portato via le mie figlie come prigioniere di guerra.

27. Perché sei fuggito di nascosto e mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con gioia e canti, al suono di timpano e di cetra.

28. E non mi hai neppure permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito da stolto.

29. Ora è in mio potere di farvi del male, ma il Dio di vostro padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: “Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male”.

30. Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?»

31. Giacobbe rispose a Labano: «Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie.

32. Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!» Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli idoli.

33. Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele.

34. Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla.

35. Lei disse a suo padre: «Il mio signore non si adiri se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne». Egli cercò, ma non trovò gli idoli.

36. Allora Giacobbe si adirò e si mise a litigare con Labano, dicendo: «Qual è il mio delitto, e quale il mio peccato, perché tu mi abbia inseguito con tanto ardore?

37. Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutta la roba di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi fratelli e giudichino loro tra noi due!

38. Ecco, sono stato con te venti anni, le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e io non ho mangiato i montoni del tuo gregge.

39. Io non ti ho mai portato una bestia sbranata; ne ho subíto il danno io; tu mi chiedevi conto di quello che era stato rubato di giorno o rubato di notte.

40. Di giorno, mi consumava il caldo; di notte, il gelo; il sonno fuggiva dagli occhi miei.

Genesi 31