Genesi 27:12-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

12. Può darsi che mio padre mi tasti e mi consideri un impostore e mi attirerò addosso una maledizione invece di una benedizione».

13. Sua madre gli rispose: «Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci pure alla mia voce e va' a prendermi i capretti».

14. Egli dunque andò a prenderli e li portò a sua madre; e sua madre ne preparò una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui.

15. Poi Rebecca prese i piú bei vestiti di Esaú, suo figlio maggiore, i quali erano in casa presso di lei, e li fece indossare a Giacobbe suo figlio minore;

16. con le pelli dei capretti gli coprí le mani e il collo, che erano senza peli.

17. Poi mise in mano a suo figlio Giacobbe la pietanza saporita e il pane che aveva preparato.

18. Egli andò da suo padre e gli disse: «Padre mio!» Isacco rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?»

19. Giacobbe disse a suo padre: «Sono Esaú, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Àlzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica».

20. Isacco disse a suo figlio: «Come hai fatto a trovarne cosí presto, figlio mio?» E quello rispose: «Perché il Signore, il tuo Dio, l'ha fatta venire sulla mia via».

21. Allora Isacco disse a Giacobbe: «Avvicínati, figlio mio, e lascia che io ti tasti, per sapere se sei proprio mio figlio Esaú, o no».

22. Giacobbe s'avvicinò a suo padre Isacco; e, come questi lo ebbe tastato, disse: «La voce è la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani d'Esaú».

23. Non lo riconobbe, perché le sue mani erano pelose come le mani di suo fratello Esaú, e lo benedisse.

24. Disse: «Tu sei proprio mio figlio Esaú?» Egli rispose: «Sí».

25. E Isacco gli disse: «Portami da mangiare la selvaggina di mio figlio, e io ti benedirò». Giacobbe gliene serví, e Isacco mangiò. Giacobbe gli portò anche del vino, ed egli bevve.

26. Poi suo padre Isacco gli disse: «Ora avvicínati e baciami, figlio mio».

27. Egli s'avvicinò e lo baciò. E Isacco sentí l'odore dei vestiti, e lo benedisse dicendo: «Ecco, l'odore di mio figlio è come l'odore di un campo, che il Signore ha benedetto.

28. Dio ti conceda la rugiada del cielo, la fertilità della terra e abbondanza di frumento e di vino.

29. Ti servano i popoli e le nazioni s'inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre s'inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!»

Genesi 27