Genesi 20:8-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Abimelec si alzò di mattina presto, chiamò tutti i suoi servi e raccontò in loro presenza tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura.

9. Poi Abimelec chiamò Abraamo e gli disse: «Che ci hai fatto? In che cosa ti ho offeso, ché tu abbia attirato su di me e sul mio regno questo grande peccato? Tu mi hai fatto cose che non si debbono fare».

10. Di nuovo Abimelec disse ad Abraamo: «A che miravi facendo questo?»

11. Abraamo rispose: «L'ho fatto, perché dicevo tra me: “Certo, in questo luogo non c'è timor di Dio e mi uccideranno a causa di mia moglie”.

12. Inoltre, è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è diventata mia moglie.

13. Or quando Dio mi fece emigrare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: “Questo è il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo dirai di me: «È mio fratello»”».

14. Abimelec prese delle pecore, dei buoi, dei servi e delle serve, e li diede ad Abraamo, e gli restituí Sara, sua moglie.

Genesi 20