Esodo 32:14-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

14. E il Signore si pentí del male che aveva detto di fare al suo popolo.

15. Allora Mosè si voltò e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte da una parte e dall'altra.

16. Le tavole erano opera di Dio e la scrittura era scrittura di Dio incisa sulle tavole.

17. Or *Giosuè, udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mosè: «Si ode un fragore di battaglia nell'accampamento».

18. Mosè rispose: «Questo non è grido di vittoria, né grido di vinti; il clamore che io odo è di gente che canta».

19. Quando fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mosè s'infiammò ed egli gettò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi del monte.

20. Poi prese il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò col fuoco, lo ridusse in polvere, sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele.

21. Mosè disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai attirato addosso un cosí grande peccato?»

Esodo 32