Atti degli Apostoli 8:27-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

27. Egli si alzò e partí. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare,

28. e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il *profeta *Isaia.

29. Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicínati, e raggiungi quel carro».

30. Filippo accorse, udí che quell'uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?»

31. Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?» E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.

32. Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: «Egli è stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa, cosí egli non ha aperto la bocca.

33. Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio. Chi potrà descrivere la sua generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».

Atti degli Apostoli 8