Atti degli Apostoli 5:22-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

22. Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e, tornate, fecero il loro rapporto,

23. dicendo: «La prigione l'abbiamo trovata chiusa con ogni diligenza, e le guardie in piedi davanti alle porte; abbiamo aperto, ma non abbiamo trovato nessuno dentro».

24. Quando il capitano del tempio e i capi dei *sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi sul conto loro, non sapendo cosa ciò potesse significare.

25. Ma sopraggiunse uno che disse loro: «Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione, sono nel tempio, e stanno insegnando al popolo».

26. Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo.

27. Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò,

28. dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo».

29. Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.

30. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesú che voi uccideste appendendolo al legno

31. e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati.

32. Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».

33. Ma essi, udendo queste cose fremevano d'ira, e si proponevano di ucciderli.

Atti degli Apostoli 5