Atti degli Apostoli 26:8-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

8. Perché mai si giudica da voi cosa incredibile che Dio risusciti i morti?

9. Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesú il Nazareno.

10. Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l'autorizzazione dai capi dei *sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi; e, quand'erano messi a morte, io davo il mio voto.

11. E spesso, in tutte le *sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere.

12. Mentre mi dedicavo a queste cose e andavo a *Damasco con l'autorità e l'incarico da parte dei capi dei sacerdoti,

13. a mezzogiorno vidi per strada, o re, una luce dal cielo, piú splendente del sole, la quale sfolgorò intorno a me e ai miei compagni di viaggio.

14. Tutti noi cademmo a terra, e io udii una voce che mi disse in lingua ebraica: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Ti è duro ricalcitrare contro il pungolo”.

15. Io dissi: “Chi sei, Signore?” E il Signore rispose: “Io sono Gesú, che tu perseguiti.

16. Ma àlzati, e sta in piedi perché per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti apparirò ancora,

17. liberandoti da questo popolo e dalle nazioni, alle quali io ti mando

Atti degli Apostoli 26