Apocalisse di Giovanni 16:11-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.

12. Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente.

13. E vidi uscire dalla bocca del *dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.

14. Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente.

15. (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna).

16. E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon.

17. Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e dal tempio uscí una gran voce proveniente dal trono, che diceva: «È fatto».

18. E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto cosí forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso.

Apocalisse di Giovanni 16