Matteo 20:7-21 La Parola è Vita (PEV)

7. “Perché nessuno ci ha assunti”, risposero quelli.“Andate allora anche voi a lavorare nella mia vigna”, ordinò loro.

8. Quella sera, il padrone disse al fattore di chiamare i braccianti e di pagarli, cominciando da quelli che erano stati assunti per ultimi.

9. Quando furono pagati quelli assunti alle cinque, ognuno ricevette la paga di un intero giorno.

10. Così, quando si presentarono i braccianti assunti fin dal primo mattino, essi pensavano di ricevere molto di più. Ma anche a loro venne pagato lo stesso. Allora cominciarono a protestare:

13. “Amico”, rispose il padrone ad uno di loro, “io non ti ho fatto alcun torto!” Non sei stato tu ad accettare di lavorare per questa paga?

14. Prendila e vattene. È mio desiderio pagare a tutti lo stesso.

15. Non mi sarà mica vietato dar via il mio denaro, se ne ho voglia! O non ti sta bene che io sia generoso?

16. E così avviene che “gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi”».

17. Mentre Gesù si dirigeva verso Gerusalemme, prese i dodici discepoli in disparte,

18. e disse loro ciò che gli sarebbe accaduto allʼarrivo: «Ecco, ora saliamo verso Gerusalemme, là io sarò tradito e consegnato ai primi sacerdoti ed agli altri capi giudei, che mi condanneranno a morte e

19. mi consegneranno al governo romano. Sarò deriso, frustato e crocifisso, ma il terzo giorno risusciterò».

20. Allora la madre di Giacomo e di Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinò con i figli a Gesù e sʼinginocchiò per chiedergli un favore.

21. Gesù le chiese: «Che cosa vuoi?» La donna rispose: «Fai che nel tuo regno i miei figli possano sedere su due troni vicini al tuo».

Matteo 20