3-4. Il disgraziato viveva fra le tombe, ed era dotato di una tale forza che ogni volta che veniva incatenato o legato, e ciò avveniva spesso, riusciva a spezzare le catene e a scapparsene via. Nessuno era capace dʼimmobilizzarlo.
28. perché pensava: «Se riesco anche solo a toccare il suo vestito, sarò guarita!»
29. E fu proprio così: non appena lo toccò, la emorragia si fermò e la donna sentì di essere guarita.
30. Gesù sʼaccorse che parte del suo potere di risanare era uscito da lui, perciò si rivolse alla folla, chiedendo: «Chi mi ha toccato i vestiti?»
31. I discepoli gli dissero: «Con tutta questa gente che ti stringe, stai a chiedere chi ti ha toccato?»
32. Ma Gesù continuava a guardarsi intorno per vedere chi era stato.
33. Fu allora che la donna, impaurita e ancora tremante per lʼemozione per ciò che le era capitato, si fece avanti e cadde ai suoi piedi, spiegando che cosa aveva fatto.
34. Allora Gesù le disse: «Figliuola, la tua fede ti ha salvato; vai in pace guarita!»