Marco 15:29-30-35 La Parola è Vita (PEV)

3-4. Siccome i capi sacerdoti lo accusavano di molti crimini, Pilato gli chiese ancora: «Perché non dici niente? Che ne pensi di tutte queste accuse contro di te?»

5. Ma Gesù, con grande meraviglia di Pilato, non disse parola.

6. A quei tempi, Pilato soleva liberare un prigioniero giudeo ogni anno, durante la Pasqua, qualsiasi detenuto il popolo richiedesse.

7. In quel periodo era in prigione un certo Barabba, condannato allʼergastolo con altri per assassinio durante una sommossa.

8. La gente andava affollandosi nei pressi della residenza di Pilato, chiedendo come ogni anno il rilascio di un prigioniero. Allora Pilato disse:

9. «Che ne dite se vi libero Gesù, il re dei Giudei? È lui che volete libero?»

29-30. La gente che passava di lì lo prendeva in giro, scuotendo la testa per lo scherno. «Ehi, guarda come sei ridotto!» gli gridavano. «Così, tu avresti potuto distruggere il tempio e ricostruirlo in tre giorni! Se sei così in gamba, salva te stesso e scendi dalla croce!»

31. Anche i capi sacerdoti e i capi religiosi se ne stavano lì intorno, schernendolo. «È stato davvero bravo a salvare gli altri», dicevano, «ma non riesce a salvare se stesso!»

32. «Ehilà Messia, re dʼIsraele! Scendi dalla croce e ti crederemo!» E perfino i due ladroni, che stavano morendo con lui, lo insultavano.

33. Verso mezzogiorno, su tutta la terra cadde lʼoscurità, che durò fino alle tre del pomeriggio.

34. Allora Gesù gridò a gran voce «Eloì, Eloì, lamà sabactanì? (Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?).»

35. Alcune persone lì presenti udirono quelle parole e pensarono che stesse chiamando il profeta Elia.

Marco 15