2. Alcuni Farisei protestarono: «Quello che fate è illegale! I tuoi discepoli stanno raccogliendo il grano, ed è contro la legge ebraica lavorare di sabato!»
3. Gesù rispose: «Non ricordate le Scritture? Avete mai letto che fece il re Davide, quando egli e i suoi uomini ebbero fame?
4. Davide entrò nella casa di Dio, prese i pani speciali offerti davanti al Signore e li mangiò, dividendoli con gli altri, anche se solo i sacerdoti possono mangiare quei pani. Un atto illegale, dunque, proprio come questo!»
5. Poi Gesù aggiunse: «Io, il Figlio dellʼuomo, sono signore anche del sabato!»
6. Un altro sabato, mentre Gesù era nella sinagoga ad insegnare, cʼera lì presente un uomo che aveva la mano destra paralizzata.
7. I dottori della legge e i Farisei tenevano dʼocchio Gesù per vedere se lʼavrebbe guarito quel giorno stesso, anche se era sabato, perché non vedevano lʼora di poterlo accusare in qualche modo.
8. Come conosceva bene i loro pensieri Gesù! Eppure, rivolgendosi allʼuomo con la mano paralizzata, disse: «Vieni, mettiti qui, dove tutti ti possono vedere». Lʼuomo ubbidì.
9. Allora Gesù disse ai Farisei e ai dottori della legge: «Vorrei farvi una domanda. Che cosa è permesso fare di sabato, secondo la legge? Del bene o del male? Salvare una vita o distruggerla?»
14-16. Ecco i loro nomi: Simone (che Gesù chiamò anche Pietro), Andrea (fratello di Simone), Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo (figlio di Alfeo), Simone (membro degli Zeloti, un partito politico sovversivo), Giuda (figlio di Giacomo) e Giuda Iscariota (quello che più tardi lo avrebbe tradito).
17-18. Scesi dal monte, Gesù e gli apostoli si fermarono in una zona pianeggiante e furono attorniati da molti discepoli, a loro volta circondati dalla folla. Gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e fin dalle coste di Tiro e Sidone era venuta per ascoltare Gesù e per farsi guarire. E Gesù cacciava molti demòni.
19. Poiché da lui emanava una forza che guariva, tutti cercavano di toccarlo, e, quando ci riuscivano, guarivano da ogni forma di malattia.
20. Poi Gesù, rivolgendosi ai discepoli, disse: «Beati voi poveri, perché il Regno di Dio è vostro!
21. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati!Beati voi che piangete, perché verrà il tempo in cui riderete di gioia!
22. Beati voi se gli altri vi odiano, vi escludono, vʼinsultano e vi disprezzano, perché avete creduto in me!
23. Quando vi accadono queste cose, siate felici e saltate di gioia! Perché in cielo Dio vi darà una grande ricompensa. E vi dico che sarete in buona compagnia, perché anche gli antichi profeti furono trattati allo stesso modo.
24. Ma guai a voi ricchi, perché avete già qui in terra la vostra sola felicità!
25. Guai a voi che ora siete sazi, perché un giorno avrete fame. Guai a voi che ora ridete perché sarete tristi e piangerete.
26. Guai a voi che siete tanto apprezzati dalle masse, perché i falsi profeti sono sempre stati tenuti in grande considerazione!
27. Ascoltate bene tutti: amate i vostri nemici e fate del bene a quelli che vi odiano!
28. Pregate per la felicità di quelli che vi maledicono. Invocate le benedizioni di Dio su quelli che vi fanno del male.
29. Se qualcuno vi schiaffeggia su una guancia, porgetegli anche lʼaltra! Se qualcuno vi chiede il cappotto, dategli anche la camicia!
30. Date ciò che avete a chiunque ve lo chieda; e se vi tolgono qualcosa di vostro, lasciateglielo.
31. Trattate gli altri esattamente come vorreste che gli altri trattassero voi.