2. «In una città viveva un giudice, un uomo che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno.
3. Nella stessa città cʼera anche una vedova che si recava spesso dal giudice, chiedendo che le fosse resa giustizia, per un torto che aveva subìto.
6. Poi il Signore aggiunse: «Se perfino un cattivo giudice arriva a convincersi, dietro forti insistenze,
7. volete che Dio non faccia sicuramente giustizia ai suoi figli che lo implorano giorno e notte?
8. Certamente sì! Risponderà loro con prontezza. Ma quando io, il Messia, tornerò, quanti ne troverò che hanno fede (e pregano)?».
9. Poi raccontò questa storia, diretta a certuni che in cuor loro sono convinti di essere giusti e disprezzano gli altri:
16-17. Gesù, invece, richiamò i bambini vicino a sé e disse ai discepoli: «Lasciate che i piccoli vengano da me, non mandateli via, perché il Regno di Dio appartiene a chi ha le stesse qualità di questi bambini. Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».
18. Una volta, uno dei capi religiosi gli fece questa domanda: «Buon Maestro, che devo fare per entrare in cielo?».
19. «Ti rendi conto di ciò che dici, quando mi chiami “buono”?» gli chiese Gesù. «Soltanto Dio è veramente buono e nessun altro.
20. Ma per quanto riguarda la tua domanda, tu sai bene che cosa dicono i dieci comandamenti: non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire il falso, onora i tuoi genitori e così via…»
21. Lʼuomo rispose: «Ho sempre obbedito a tutti questi comandamenti fin da quando ero molto piccolo!».
22. «Cʼè ancora una cosa che ti manca», aggiunse Gesù. «Vendi tutto ciò che hai e dà il denaro ai poveri. Così avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi!».
23. A queste parole, lʼuomo se ne andò via tristemente, perché era molto ricco.
24. Gesù lo seguì con lo sguardo, mentre sʼallontanava, e disse ai discepoli: «Comʼè difficile per un ricco entrare nel Regno di Dio!
25. È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio!»