Luca 15:18-26 La Parola è Vita (PEV)

18. Ritornerò a casa da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro Dio e contro di te;

19. non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Ti prego, prendimi come tuo servo!”

20. Così il giovane tornò a casa sua. Era ancora lontano che suo padre lo vide arrivare; pieno dʼamore e compassione gli corse incontro, lo abbracciò e lo baciò.

21. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio!”

22. Ma il padre disse ai servi: “Svelti, portate i vestiti più belli che abbiamo in casa e fateglieli indossare! Portate anche un anello con una pietra preziosa, e non dimenticate i sandali!

23. Poi ammazzate il vitello che teniamo allʼingrasso. Dobbiamo festeggiare con un gran pranzo,

24. perché questo figlio mio era per me come morto, ed ora è ritornato in vita. Era perduto, ed ora lʼho ritrovato!”Così ebbe inizio la festa.

25. Nel frattempo il figlio maggiore stava lavorando nei campi. Quando tornò a casa, sentì la musica provenire dalla sala del banchetto

26. e chiese ad uno dei servi che cosa stesse accadendo.

Luca 15